Autore: Dr. Pierfrancesco Bo
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24 ott, 2024
La sterilizzazione delle coniglie è un intervento cruciale per la loro salute e benessere. Vediamo perchè. Le coniglie raggiungono la maturità sessuale tra i 4 e i 6 mesi di età, a cui seguono periodi di recettività (il cosiddetto “calore”) di 7-10 giorni intervallati da 1-2 giorni di riposo. Questo continuo stimolo ormonale fa sì che, verso i 5-6 anni, aumenti l'incidenza delle patologie uterine (fino all'80%), quali piometra (raccolta di pus), emometra (raccolta di sangue), mucometra (raccolta di muco) o neoplasie ovariche, uterine o mammarie; tutte queste patologie richiedono un intervento chirurgico. La sterilizzazione e' un'intervento chirurgico che consiste nell'asportazione delle sole ovaie (e, in alcuni casi, anche dell'utero) in anestesia chirurgica. Questo intervento non solo riduce il rischio di malattie, ma contribuisce anche a mitigare comportamenti indesiderati come l'aggressività e la marcatura del territorio, rendendo le coniglie più tranquille e socievoli. È invece un falso mito che la sterilizzazione possa peggiorare il carattere dell'animale o che una gravidanza possa prevenire i tumori. La “castrazione” delle coniglie è considerata una procedura di routine, ma richiede strumentazioni specifiche, quali anestesia gassosa, monitor multiparametrico adeguato alla taglia dell'animale, pompa a infusione per la fluidoterapia, una maschera glottidea per l'intubazione e la conoscenza del corretto uso dei farmaci (dosaggi e frequenza di somministrazione), che sono estremamente diversi rispetto a quelli per cani e gatti. Pertanto, è essenziale che questo intervento venga eseguito da un veterinario esperto con accesso a tutte le strumentazioni necessarie. Dott. Pierfrancesco Bo dvm, spcaa, Accreditato Fnovi piccoli mammiferi esotici